La Corte di Putin

Questo Blog ha uno scopo ben chiaro, poiche appare dalla ricerche fatte finora che la simpatia di certi ambienti italiani (e non solo) per le politiche interne ed internazionali del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, posso creare una vera e propria minaccia alla democrazia nel nostro paese. Qui sotto elenchiamo dei personaggi provenienti dalle nostre istituzioni politiche, culturali ed economiche hanno sostenuto in questo ultimo anno Vladimir Putin, e quali sono le ragioni per questo sostegno e tifoseria sfrenata. Stiamo veramente assistendo alla nascita di un'Internazionale Nera? come definita da alcuni media. Oppure la Quarta Via del guru nazionalista Dugin sta profeticamente prendendo piede? Speriamo che nessuna delle due sia vere.

domenica 23 novembre 2014

Dai salotti destrorsi di tradizionalismo...e non solo. L'intellettuale Tiberio Graziani

Tiberio Graziani Presidente dell’Istituto di Geopolitica e Scienze Ausiliarie, editore della rivista “Geopolitica”, e fondatore e co-editore insieme ad Aleksandr Dugin (con cui collabora da almeno il 2005) della rivista “Eurasia”. Dugin e il teoreta della Quarta Via, che parla della sua teoria di Impero Euroasiatico, che invoca principi di slavismo con toni da purezza della razza, di genocidio credendo salutare la purga di una parte della societa, militarista e interventista convinto con ovvie simpatie all’estrema destra (ricambiate) e consigliere molto influente di Putin . Viene spesso intervistato dagli organi di stampa russi vicini al Cremlino dove spesso tesse le lodi di Putin, ad esempio su Rossiskaya Gazeta o Lenta, o Voce della Russia, i giornalisti lo corteggiano come analista occidentale di Geopolitica. Appare ache su Libero dove auspica la liberazione dell’Italia dall’Atlantico auspicando un entrata nella sfera geopolitica russa come ponte verso il pacifico. Questo individuo e fortemente legato a gruppi tradizionalisti, nazionalisti e dell’estrema destra, ma soprattutto a quelli piu vicini al movimento “comunitarista” ossia nazional-comunismo, la cossidetta Quarta Via ideata da Dughin; tra i suoi contatti piu stretti e similirita di vedute troviamo Adinolfi, Mutti e Blondet – nagazionismo, anti-americanismo, anti-semitismo. Interviene presso convegni di Forza Nuova e Casa Pound sul bisogno di arginare l’espansionismo USA sotto la guida della Russia tessendo le lodi di quei paesi, come Iran e Cina che si adoperano a compiere questa missione. Vede nella nascita dell’Unione Euroasiatica il giusto bilanciamento allo stra-potere degli USA e che piu paesi dovrebbero aderire almeno all’Unione Doganale (il che significa che il paese in questione rinuncia alla propria sovranita nel commercio estero per cederla a Mosca) , vedendo di buon occhio l’Unione Doganale e poi quella Euroasiatica espandersi anche ai Balcani. Per quanto riguarda i recenti avvenimenti, inutile dire che si oppone alle sanzioni contro la Russia, e l’appoggio ai nazisti di Kiev (Per voce del suo collega di Geopolitica, l’accademico Scalea), sostenendo la teoria che gli USA stanno minacciando e preparando un massiccio attacco militare contro gli USA. Ma il suo amore per Putin ha una lunga durata, gia nel 2008 riferisce tramite i propri mezzi di comunicazione, ai tempi della guerra Georgia-Russia, che l’ONU stesso ha pregato la Russia di mandare truppe a fermare l’aggressione e il genocidio messo in atto dal governo di Tbilisi. Bisogna anche dire che secondo il suo punto di vista qualsiasi movimento di opposizione ai movimenti totalitaristi e per una maggiore liberta viene descritto come finanziato dalla CIA e dall’UE ma l’unico scopo e annientare e frammentare la Russia. Per questa ragione di auto-difesa elogia le leggi in Bielorussia e in Russia che ostacolano l’operativita e l’azione delle associazioni della societa civile, lodandola come una legge modello e di esempio per tutti. Politicamente sembra piu vicino a gruppi nazionalisti e di estrema destra, ma forse un maggiore avvicinamento al Carroccio avverra presto. Infatti il 24 Settember 2013 organizza un forum a Roma tra la sua associazione Eurasia e il centro parigini di Thiriart (un nazional-socialista francese dei tempi della Guerra Fredda) con lo scopo di tentare di stabilire una linea diretta di contatto tra Russia e i paesi UE.

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