La Corte di Putin

Questo Blog ha uno scopo ben chiaro, poiche appare dalla ricerche fatte finora che la simpatia di certi ambienti italiani (e non solo) per le politiche interne ed internazionali del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, posso creare una vera e propria minaccia alla democrazia nel nostro paese. Qui sotto elenchiamo dei personaggi provenienti dalle nostre istituzioni politiche, culturali ed economiche hanno sostenuto in questo ultimo anno Vladimir Putin, e quali sono le ragioni per questo sostegno e tifoseria sfrenata. Stiamo veramente assistendo alla nascita di un'Internazionale Nera? come definita da alcuni media. Oppure la Quarta Via del guru nazionalista Dugin sta profeticamente prendendo piede? Speriamo che nessuna delle due sia vere.

domenica 23 novembre 2014

Alfonso Piscitelli, Intellettuale Ermetista ed Errata Informazione D.o.C.

Alfonso Piscitelli Redattore della pagina web russia.it, ed iniziatore del Progetto EU-RUS. Sembra di capire che stia dietro una certa associazione Trentino-Russia. “Eu-Rus e una rete intellettuale che vuole diffondere le idee e i valori della civilta europea, con la visione di Putin e De Gaulle (in verita Thiriart) di una Europa unita da Lisbona a Vladivostok, tradizione e modernita, il bisogno di costruire uno schieramento politico, economico e culturale che vada da Roma a Mosca, incentivando gli affari, e creando con i russi una internazionale europea basata su cristianita, nazione e principi sociali comuni, con i due polmoni dell’Europa cattolicesimo e ortodossia." Secondo Piscitelli. Sempre citando Piscitelli “Stiamo raccogliendo intellettuali e creando sinergie, gestiamo il sito Russia.it del Consolato russo di Bolzano, vogliamo un polo d’informazione alterativo un “Voce dell’Europa” alternativo a “Voce dell’Occidente” che va in onde a telegiornali unificati. La Russia difende valori che l’occidente perde in uno tsunami di decadenza. Se l’Europa vuole sopravvivere deve diventare Eurussia. C’e bisogno di una Fondazione Pan Europea con a presidente Vladimir Putin come organismo sovranazionale al di sopra dell’UE”. Di quest’uomo si sa e si legge ancora poco, tuttavia gia appare come astro nascente della galassia Putiniana e Rosso-Bruna in Italia. Infatti da vari suoi scritti e interneventi lo vediamo alquanto favorevole alla nascita di un asse Roma-Parigi-Belgrado-Mosca per la creazione di una linea comune sia energetica che diplomatica. Cio non dovrebbe stupire, vista la natura, e contenuto, dei suoi interventi si evince che segue sia la rivista Geopolitica di Tiberio Graziani che la rivista Eurasia di Mutti, ma anche assiduo lettore di Giulietto Chiesa e membro dei gruppi Facebook “Io Sto con Putin” e “Crimini di Guerra dell’Ucraina”. A proposito di Ucraina, in diversi articoli lo si sente declamare dall’alto delle sue conoscenze la condanna contro lo scioglimento di tutte le forze dell’ordine in Ucraina messo in atto dal governo (Ma il primo governo aveva sciolto solo il corpo antisommossa Berkut) , dei continui proclami neonazisti e antisemiti del governo e parlamento (Mi risulta un'intervista con il rabbino capo di Kyiv che si dice preoccupato per la sorte dei confratelli in Russia e di non sentirsi per niente minacciato in Ucraina), la condanna di aver rimesso al potere e alla guida del paese Yuliya Tymoshenko (Non ha preso poi cosi tanti voti alle elezioni) e condannando gli attacchi subiti dai patrioti russi da parte dei tartari di Crimea violenti (Circa 6 tartari morti in misteriose circostanze e altri scomparsi? il loro parlamento autonomo chiuso? i loro capi esiliati? i profughi tartari che scappano in Ucraina?). Di questi articoli se ne trovano su il sito del Centro Studi La Runa, Un sito in sentore di estrema destra e tradizionalismo, ma anche sul sito Onda Blu, della Fondazione Fare Futuro di Fini. Non per niente viene citato su siti estremisti in Polonia, forse vicini a Pisikorsky, tipo portal.pl. Nelle sue partecipazioni e interventi lo vediamo collaborare con un numero di Consolati Onorari Russi in Italia, da parte del console onorario di Bolzano Bernhard Kiem a ricevuto l’incarico consolare per il Trentino e come tale lo vediamo apparire nei lavori e contatti del Consolato Onorario della Russia ad Ancona, di Armando Ginesi, il Console Onorario di Udine, Enio Agnola, e il Console Onorario Russo a Verona, perche questi e Antonio Fallico, presidente della Banca Intesa Russia Zao, quello che, secondo Wikileaks, era l’intermediario tra Berlusconi e Putin ed ha aiutato Publitalia a sbarcare in Russia, oltre ad essere il rappresentate italiano di Gazprom. Ma su questo dedicheremo una ricerca piu approfondita piu avanti. Come incaricato del Consolato Onorario Russo di Bolzano partecipa alla manifestazione a Roma, promossa da Iryna Osipova, “Crimea e Russia” intervenendo direttamente. In Russia appare poco, ed e poco conosciuto, per lo piu viene descritto come difensore della liberta d’informazione, e pubblicista del sito Millenium.

Luca Bertoni - (Lega) e Tesoriere di Lombardia-Russia. Da non confondere con Luca Bertoni dell'Associazione Annaviva

Luca Bertoni Inizialmente sono caduto nella trappola del ricercatore/navigatore, trovando un Luca Bertoni di Milano interessato in questioni dell'Est Europa ho subito pensato che si trattasse del Luca Bertoni Tesoriere dell'Associazione Lombardia-Russia, e della Lega Nord, a me ne scuso con l'attivista che si batte per il riconoscimento e la memoria di Anna Politkovskaya e procedo a modificare il post. Co-fondatore di Lombardia-Russia, Leghista fin dal 1992, e segretario della sezioni di Varese e coinvolto nel movimento dei Giovani Leghisti. Lo troviamo come conoscente di Iryna Osipova che guida l’associazione RIM, un organizzazione giovanile per i russi in Italia, politicizzata e schierata a favore di Putin (da non confondere con il Centro Russo di Scienza e Cultura, sempre a Roma che si concentra proprio sulla collaborazione culturale e scientifica restando fuori dalla politica). A settembre vediamo Bertoni alla testa di una delegazione di giovani Padani per discutere con le organizzazioni filo-governative giovanili in Russia la possibilita di scambi culturali e collaborazioni. Appare che il ricevimento con tutti gli onori dovuti a Luca Bertoni sia proprio dovuto ad una segnalazione che Iryna Osipova ha fatto al Ministero degli Esteri russo, appunyo segnalando Luca Bertoni. (lo stesso grande incontro di associazioni a settembre di cui parlava Fontana?) Nel 2014 inizia a sostenere Putin sempre di piu, arrivando ad essere il tesoriere e co-fondatore dell'Associazione Lombardia Russia. Gia il 12 Luglio 2014 Bertoni per conto della Lega insieme a Forza Italia, organizzato da Iryna Osipova, proprio sulla liberta di stampa in Russia, dove parla di una Russia aggredita di una UE incompetente e bisogna migliorare i rapporti con la Russia.

Firma Eccellente di Libero, Giornale, Padania... e Lombardia-Russia. Gianluca Savoini (Lega)

Gianluca Savoini Leghista DoC, ma generalmente a destra, infatti ex giornalista de Il Giornale, Libero, Padania, e ora gran leghista, apparentemente della corrente maroniana. Oggi nominato presso la Regione Lombardia presso il Comitato Regionale per le Comunicazioni. Quando si cerca qualcosa su di lui la prima cosa che si trova e una fotografia sua con il presidente della Federazione Russa Putin. Savoini e il presidente dell’Associazione Lombardia-Russia, pro-Putin fino al midollo, che si fa portavoce in Italia delle posizioni ufficiali del Cremlino. Lo sentiamo tuonare contro il Bilderberg e altre teorie cospirazioniste, forse anche Scie Chimiche?. Sul sito New World Order invece a parlare di complotti massonici e governo segreto del mondo da parte dei banchieri. Solfa ripetuta fin dagli anni 90. Come per molti altri, anche Savoini ha una lunga storia d’amore con l’amministrazione di Putin, gia nei primi anni 2000 guida delegazioni di imprenditori e politici italiani in Russia, soprattutto a San Pietroburgo. Pare che fu proprio una sua idea di invitare nel 2013 i due deputati di Russia Unita Komov e Zubaraev al congresso della Lega infatti. Cosa pensa quest’uomo? Che forse l’Italia dovrebbe lasciare la NATO e invece aderire all’Organizzazione di Shanghai (anche se non ha clausole militari, o almeno per ora)non e chiaro, ma sembra di si. Il suo collocamento politico? Weber, ma soprattutto Thiriart, l’Europa da Lisbona a Vladivostok sotto guida della Russia. Ma non disdegna, anzi, la teoria di Dugin sulla Quarta Ideologia, ne destra ne sinistra ma contro il centro. Ossia la teria osannata dai comunitaristi o spregiativamente chiamati NazBol. Infatti secondo lui l’Occidente e in declino ed e finito e per questo sostengono Putin come guida e figure di riferimento. Infatti su iniziativa della Lega nasce il gruppo parlamentare Amici di Putin. Si attiene alla linea del partito come Anti-UE e Anti-Euro. La sua attivita non si limita alle idee, anzi, il 3 Novembre organizza il Forum su Famiglia, Tradizione e Identita, in seno al Forum Mondiale delle Famiglie, e il suo portavoce, Aleksey Komov, presidente onorario di Lombardia-Russia e deputato Putiniano. Dopotutto i suoi interventi, insieme a quelli di Salvini sulla rivista Geopolitica di Tiberio Graziani, sempre in tema Russia, hanno il chiodo fisso, Russia, Russia, Russia. E il chiodo e talmente fisso che pare che Savoini ha rapporti molto stretti con Serghey Razov, ambasciatore della Federazione Russa presso in Italia. Facciamo una piccola parentesi sulla Lega Nord, da decenni tessono rapporti con il mondo degli estremi in particolare di destra e autoritarismi, gia negli anni 90 li vediamo intavolare rapporti con Le Pen padre, con Milosevic e Zhyrinovsky (gia ospite al Congresso della Lega nel 1998) ma li vediamo anche sostenere iniziative di Fiamma Tricolore, Forze Nuova e Casa Pound, soprattutto tramite il loro ariete Borghezio. Vediamo verso la fine del primo decennio 2000 e dal 2011 a oggi una retorica sempre piu anti-mondialista, pro-famiglia, anti-gay, tradizionalista, anti-immigrazione e con sponde di radicalismo religioso. Creando intorno a questi principi varie alleanze internazionali e sembra che Borghezio ne sia proprio uno degli artefici insieme a Fontana. I risultati? A Verona Tosi viene sostenuto da Fiamma Tricolore e marcia con gli skinhead, ma soprattutto vediamo un intensificarsi dei rapporti con l’universo dell’Unione dei Movimenti Nazionali Europei, quelli dove sta Cignetti come Segretario Generale per capirci. Movimenti Nazionali per un partito fondamentalmente anti-nazionale e separatista? Intanto Savoini segue la politica estera del Carroccio, e incontrandosi di recente con Aksyonov, governatore della Crimea, accolgono positivamente una proposta da parte del nuovo inquilino a guida della Crimea per conto di Mosca, ossia la garanzia che le sanzioni e contro-sanzioni si possono bypassare se le regioni italiane con atto formale esprimono la loro volonta contraria all’isolamento economico della Russia. Zaia sembra gia accogliere l’invito e accettare la promessa/offerta di Aksyonov. Le ultime, partacipazione, insieme a Salvini ed altri, all’incontro di Ottobre a Mosca, e viene fuori che questo incontro e stato creato dai Giovani Euroasiatisti, movimento creato da Dugin in persona, e soprattutto si e parlato della Quarta Via.

Maoismo, Islamismo Sciita, Nazionalismo e Quarta Via convivono in Claudio Mutti

Claudio Mutti Editorialista “Edizioni all’insegna del Veltro” dove vengono pubblicati autori marxisti quali Zyuganov e Preve, ma anche di estrema destra tradizionalista come Evola, Faurisson, Corneliu Codreanu e Johann Von Leers. Fin dalla sua prima gioventu era membro del movimento Europeista-Nazioanlista di Thiriart, gia menzionato, e membro attivo dell’MSI. Ma anche sotto uno pseudonimo persiano ha collaborato con diverse riviste iraniane sostenendo la rivoluzione islamica e la linea di Khomeini. Nel 2011 Claudio Mutti diventa direttore rivita geopolitica Eurasia, e nello stesso periodo studia e propone ricerche su Werner Sombart – sociologo, e sull’estetica e influenza del nazismo. Molto interessante e quasi una chiara dimostrazione delle sue idee e un articolo sul Barone Ungern Sternberg, Austriaco e volontario presso l’Armata Bianca ai tempi della rivoluzione russa, e su come questo barone auspica alla nascita di un impero euroasiatico che parte da Est e rimuove la spazzatura creata dalla Rivoluzione Francese. In questo stesso articolo afferma che la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo sono un mito inutile. Infatti lo troviamo membro di diversi gruppi e discussioni su internet. “Crimini di Guerra del Governo di Kiev” a seguire “Io sto con Putin”, e poi “Per la Siria di Assad”, ma anche “associazione amici di Ahmadinejad”(Ex presidente iraniano), gruppo internet Aleksandr Dugin, ma anche su un manifesto “Vota Forza Nuova a Milano”. Visto quanto sopra riportato e facile capire piu o meno le sue simpatie e collocamento politico. Sembra anche che ci stia lui dietro ad un’associazione dal nome Stato e Potenza. Sito dal quale Mutti mostra il proprio sostegno al premier ungherese Viktor Orban, applaude l’arresto e condanna ai lavori forzati per le Pussy Riot, e sfoggia un suo “passaporto” dell’Unione Euroasiatica. Ma cosa propone Stato e Potenza? Non fa segreto del proprio sostegno alla creazione di Goulag ove rinchiudere gli Ucraini una volta che la Russia di diritto si riprende Kiev, sotto forma di manifesti propagandistici. Ora arriva un territorio un po spinoso, ancora non e stato pienamente dimostrato, ma sembra che Stato e Potenza sia finanziata da: Club di Shanghai (L’unione economica-politica tra Russia, Cina, Kazakhstan e Kirghizstan), l’associazione Italia-Mongolia, l’associazione Italia-Korea (del Nord), Universita Statale d’Economia di Minsk. Almeno e appurato che quanti sopra riportati hanno, in tempi diversi, finanziato pubblicazioni di questa persona e associazione. O meglio, non l’associazione ma la sua casa editrice, Anteo Edizioni, per fare un esempio “La Grande Muraglia – pensiero politico, territorio e strategia della Cina Popolare” di Costa, Fais, Lattanzio, e finanziato appieno dalla Shanghai Cooperation Organisation. Oppure “Ideologia delle politiche giovanili in Bielorussia” che tesse le lodi di Lukashenko, e finanziato dal governo bielorusso. “Battaglia per il Donbass” Edizioni Anteo autori Bovo-Greco-Lattanzio. Altri libri che vediamo della casa editrice ce ne sono che lodano Enver Hoxha (dittatore albanese), Laurent Gbabo (dittatore ghanese), Ahmadinejad, e la riproposizione degli scritti di Ovazza autore italiano del ventennio. Tra le varie attivita, ultimamente, la piu importante sembra proprio il CeSEM Centro Studi Euroasiatici Mediterraneo. Questo Centro lo vediamo spesso citato ed apprezzato dagli aderenti di Casa Pound e Forza Nuova, principalmente sostengono la teoria che Europa e Russia devono fare una nuova unione, appunto guidata dalla Russia. Ma non solo, ci sono stati anche altri convegni, tipo “Unione Euroasiatica in un Mondo Multipolare” il 24 ottobre 2013, organizzato da centro e come ospite Paromonov, Console Generale della Federazione Russa a Milano, Andrian Yelemessov, Ambasciatore del Kazakhstan presso l’Italia, e Dmitry Mironchik consigliere commerciare dell’ambasciata della Bielorussia, e come ospite d’onore Aleksandr Dugin. Il CeSEM Ha due sostenitori d’eccellenza, Aleksandr Dugin e il Generale Leonid Ivashov, un ultra nazionalista russo, consigliere militare molto influente presso lo stato maggiore, per capirci uno che consigliava di rilocare armi nucleari in Crimea (cosa che sembra sia di recente accaduta), nel suo passato Ivashov ordino ai para russi nel 1999 di occupare l’aeroporto di Pristina, verso la fine del conflitto con al Serbia. Dopo venne nominato incaricato per conto dell’esercito di coordinare la cooperazione militare tra i paesi CSI, membro della conferenza Asse per la Pace per il riassetto geopolitico globale promosso da Voltaire Network. La collaborazione con Mutti e ufficializzata da quella piu formale tra il CeSEM e il Centro Studi Problemi Geopolitici di Mosca, guidata dal generale. Generalmente questo intellettuale viene posizionato politicamente con: comunitarismo, anti-democrazia, islamismo e nazional-maoismo.

Dai salotti destrorsi di tradizionalismo...e non solo. L'intellettuale Tiberio Graziani

Tiberio Graziani Presidente dell’Istituto di Geopolitica e Scienze Ausiliarie, editore della rivista “Geopolitica”, e fondatore e co-editore insieme ad Aleksandr Dugin (con cui collabora da almeno il 2005) della rivista “Eurasia”. Dugin e il teoreta della Quarta Via, che parla della sua teoria di Impero Euroasiatico, che invoca principi di slavismo con toni da purezza della razza, di genocidio credendo salutare la purga di una parte della societa, militarista e interventista convinto con ovvie simpatie all’estrema destra (ricambiate) e consigliere molto influente di Putin . Viene spesso intervistato dagli organi di stampa russi vicini al Cremlino dove spesso tesse le lodi di Putin, ad esempio su Rossiskaya Gazeta o Lenta, o Voce della Russia, i giornalisti lo corteggiano come analista occidentale di Geopolitica. Appare ache su Libero dove auspica la liberazione dell’Italia dall’Atlantico auspicando un entrata nella sfera geopolitica russa come ponte verso il pacifico. Questo individuo e fortemente legato a gruppi tradizionalisti, nazionalisti e dell’estrema destra, ma soprattutto a quelli piu vicini al movimento “comunitarista” ossia nazional-comunismo, la cossidetta Quarta Via ideata da Dughin; tra i suoi contatti piu stretti e similirita di vedute troviamo Adinolfi, Mutti e Blondet – nagazionismo, anti-americanismo, anti-semitismo. Interviene presso convegni di Forza Nuova e Casa Pound sul bisogno di arginare l’espansionismo USA sotto la guida della Russia tessendo le lodi di quei paesi, come Iran e Cina che si adoperano a compiere questa missione. Vede nella nascita dell’Unione Euroasiatica il giusto bilanciamento allo stra-potere degli USA e che piu paesi dovrebbero aderire almeno all’Unione Doganale (il che significa che il paese in questione rinuncia alla propria sovranita nel commercio estero per cederla a Mosca) , vedendo di buon occhio l’Unione Doganale e poi quella Euroasiatica espandersi anche ai Balcani. Per quanto riguarda i recenti avvenimenti, inutile dire che si oppone alle sanzioni contro la Russia, e l’appoggio ai nazisti di Kiev (Per voce del suo collega di Geopolitica, l’accademico Scalea), sostenendo la teoria che gli USA stanno minacciando e preparando un massiccio attacco militare contro gli USA. Ma il suo amore per Putin ha una lunga durata, gia nel 2008 riferisce tramite i propri mezzi di comunicazione, ai tempi della guerra Georgia-Russia, che l’ONU stesso ha pregato la Russia di mandare truppe a fermare l’aggressione e il genocidio messo in atto dal governo di Tbilisi. Bisogna anche dire che secondo il suo punto di vista qualsiasi movimento di opposizione ai movimenti totalitaristi e per una maggiore liberta viene descritto come finanziato dalla CIA e dall’UE ma l’unico scopo e annientare e frammentare la Russia. Per questa ragione di auto-difesa elogia le leggi in Bielorussia e in Russia che ostacolano l’operativita e l’azione delle associazioni della societa civile, lodandola come una legge modello e di esempio per tutti. Politicamente sembra piu vicino a gruppi nazionalisti e di estrema destra, ma forse un maggiore avvicinamento al Carroccio avverra presto. Infatti il 24 Settember 2013 organizza un forum a Roma tra la sua associazione Eurasia e il centro parigini di Thiriart (un nazional-socialista francese dei tempi della Guerra Fredda) con lo scopo di tentare di stabilire una linea diretta di contatto tra Russia e i paesi UE.

Da Verona, Lorenzo Fontana, Eurodeputato Lega Nord

Lorenzo Fontana Quest’ultimo Eurodeputato, vice-coordinatore del movimento giovanile Lega Nord, vice-coordinatore Lega Nord a Verona, responsabile rapporti internazionali Lega Nord, in particolare con Russia e Fronte Nationale . Europarlamentare tra i piu presenti e piu attivi spesso lodato per le sue presenze e la sua partecipazione attiva ai lavori del parlamento. Lorenzo fu tra gli osservatori italiani in Crimea, e apparire al Parlamento Europeo, insieme ai suo colleghi, con la maglia “No alle sanzioni alla Russia”. Sembra essere l'eminenza grigia della Lega Nord, addirittura si sospetta che sia l'architetto del nuovo posizionamento della Lega insieme agli ultranazionalisti europei, in particolare con Marine Le Pen. Soprannominato anche il Ministro degli Esteri della Padania. Vediamo Lorenzo lodare il referendum in Crimea e presentare un’interrogazione parlamentare a Bruxelles sul bisogno di riconoscere l’esito referendario sull’annessione della Crimea, lo vediamo cantare le gesta del Partito Russia Unita di Putin che alle ultime politiche in Crimea ottiene oltre il 90% dei voti e… ed eccolo nella Regione Veneto, a sostegno, se non dietro al disegno di legge 342 che garantisce al Veneto un referendum per l’indipendenza. In politica estera congratula l’Ucraina per l’esito delle sue consultazioni elettorali e tuttavia consiglia loro che forse e meglio lasciare l’Europa e tornare tra le braccia della Russia. Quali altre posizioni ha assunto? Ah si, la totale contrarieta al TTIP (Trattato Transatlantico di Libero Scambio Nord America e UE) per ragioni non molto chiare. E cosa ne pensa su altre tematiche? Interviene presso la rivista pro-vita dichiarando la sua avversione contro i matrimoni gay e una generale avversione alla diversita. Quando a Milano si tenne un gay pride un leghista, Cecchetti, voto a favore, e qui Fontana promette ritorsioni e provvedimenti contro l’indegno seguace di Alberto da Giussano. Sentiremo ancora parlare di lui? Come no, a sua detta. “A fine Gennaio andro in Russia ad un incontro organizzato da Russia Unita, e a Settembre, sempre in Russia si e tenuto un grande meeting di associazioni europee che difendono il valore della famiglia.” probabile lo stesso che dice Bertoni. Arrivederci Fontana.

Meno Male che Vladimir c'e: Dalle Venezie, Alessandro Musolino (FI)

Alessandro Musolino, Come si puo parlare di Bertoldi senza menzionare Musolino, o meglio uno dei maggiori esperti di est all’interno di Forza Italia, oggi e il segretario generale del movimento giovani di Forza Italia e suo presidente onorario. Ex consigliere regionale della Regione Veneto, membro del comitato esteri di Forza Italia. I suoi legami con Mosca? Bisogna fare un viaggio indietro nel tempo, fino al 2003, quando il partito Pro-Vita un gruppo praticamente di destra radicale che aveva come membro, appunto, Babakov, (infatti il gruppo diventera poi il partito Rodina) fa una campagna in treno nelle regioni orientali della Russia, e ritroviamo Musolino a bordo di uno di questi treni. Comunque ha un passato da… chapeau bisogna ammettere. Ad esempio tramite l’associazione Europea degli Studenti Democratici, critica e si dimostra contrario ai programmi UE di sostegno a Moldavia e Ucraina, e se non bastasse insieme a, Bela Kovacs, durante un convegno di analisi dell’Eastern Partnership, fa da oratore e si trova ampiamente d’accordo con il pregiudicato Kovacs sulle spese della Eastern Partnership come eccessive e pare addirittura favoreli al congelamento di ogni finanziamento europeo in questi paesi, gia nel 2013. Stesso anno quando sempre insieme a Kovacs fanno notare all’Europarlamento il bisogno di maggiori e piu stretti rapporti tra Bruxelles e Mosca, con il sostegno della senatrice PDL Bianconi. Ma pare che Musolino e Kovacs si conoscono da diverso tempo, almeno dal 2011 quando insieme sono stati invitati dalle autorita russe come osservatori, da parte del Cremlino, durante le presidenziali. C’e anche un paragrafo interessante della sua parentesi politica nel Veneto quando era consigliere, ci sono tre fatti che potrebbero essere facilmente ricollegati tra loro. A) Musolino con Biancofiore vanno in Cercassia (regione russa sul Mar Nero confinante con la regione Abkhazia) per un gemellaggio. B) Musolino fa da osservatore per conto del famoso Osservatorio di Luc Michel proprio in Abkhazia . C) Rasentando il conflitto diplomatico con la Georgia la regione Veneto, o Provincia di Venezia, ospita e incontra una delegazione dell’Abkhazia (caso unico in occidente) Coincidenza? Forse. Comunque, meno male che Forza Italia e un partito moderato di Centro Destra e non estremo. Ma aspetta un’attimo, se gia i rapporti con Kovacs di Jobbik e Rodina fanno alzare un ciglio, qua di ciglia ce ne vogliono altre due. Perche? Semplice, pare che in Spagna ha molti rapporti con il Forum Ibero-Russo, vicino ad un gruppo collegato con una destra non proprio moderata in Spagna chiamato Mediasiete – il nome dice nulla? E fa parte della costellazione di gruppi e partiti che osservano le elezioni per conto dei russi. L’altro ciglio? L’appartenenza all’ASCE, si letto bene, ASCE non OSCE. Associazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, il cui manifesto si propone di abolire l’OSCE, associazione fondata e guidata da Ewald Stadler, ricordate il Frei Partei di Jorg Haider? Ecco quello la, solo che lui, Stadler era visto come piu estremo e aggressivo di Haider e ha vinto il premio al Parlamento Europeo per gli interventi piu razzisti e apologetici, insomma lo hanno collocato in area estrema/nazi. Ricapitolando Musolino e Babakov si conoscono fin dal 2003, nel 2011 Musolino e Bertoldi incontrano nuovamente Babakov a Belgrado e ambedue di vantano di aver dato una mano nelle presidenziali in Russia, idi di Marzo lo vediamo in Crimea come osservatore invitato dalle autorita locali, e lo ritroviamo anche nel Donbass a osservare le “presidenziali” ma stavolta parla di piu alla stampa e accusa l’OSCE di non svolgere la propria funzione, di essere di parte ed una delle principali cause del conflitto. Con loro due finiamo la carrellata degli “Osservatori” italiani, e facciamo una carrellata tra gli “Intellettuali”, giornalisti, opinionisti e chi non ha fatto da osservatore ma comunque sostiene il Cremlino da noi.

Il Filo-Putin ancora in fasce, il giovanissimo Alessandro Bertoldi (FI)

Alessandro Bertoldi, Arriviamo ad un giovanissimo, neanche 20 anni, coordinatore Forza Italia della provincia di Bolzano, presiede l’associazione nazionale dei giovani del PDL. Un vero patriota italiano che da tempo di batte contro l’autonomia di Bolzano, si riferisce ai tedeschi come barbari di razza inferiore, indicato da alcuni media come un possibile delfino di Berlusconi, e secondo altri media confeziona gaffe dopo gaffe (almeno ha questo in comune con il capo del partito), tipo esprimersi a favore di togliere la scorta a Saviano in quanto ha diffamato il nord denunciando il ruolo della Ndrangheta nella sua parte del Bel Paese. Il giovane Bertoldi si dichiara un grandissimo fan di Putin, vantandosi nel 2011 insieme a Musolino di aver aiutato Putin nella sua campagna elettorale per le presidenziali. Infatti invitato dalle autorita della Crimea, che pare sia la versione ufficiali di tutti gli osservatori, a marzo scorso ha fatto l’osservatore del famoso referendum a Evpatoria, E poi… rieccolo nel Donbass come osservatore alle famose “presidenziali”, per nostra fortuna facendo molte foto e postandole in rete. E cosa ci dice Bertoldi del voto nel Donbass? Che la maggioranza dei seggi hanno avuto il 100% degli iscritti alle liste elettorali a votare, ma come? Non ci sono circa 1/3 della popolazione sfollati e rifugiati tra la Russia e il resto dell’Ucraina, considerando che le liste elettorali risalgono al 2012; a meno che i separatisti non hanno fatto rapidissimamente un censimento. Ma adesso viene il bello, ha visto uno svolgersi corretto e partecipativo delle presidenziali del Donbass da Lugansk fino a Mariupol, quindi e stato a Mariupol a monitorare il voto delle presidenziali del Donbass? Mariupol che e controllata dal governo di Kiev, affascinante. Ma dove spunta questa passione per l’est? Nel 2011, sempre insieme a Musolino, partecipano ad un forum a Belgrado che parla delle presidenziali in Russia e ruoli geopolitici e alleanze varie ed eventuali, sembra che i due sono stati invitati personalmente a partecipare da Babakov in persona. Chi e Babakov? Inutile dirlo, ritiriamo fuori il partito russo Rodina, e alleato di governo di Putin. I due forzisti partecipano attivamente auspicando ad un ruolo piu forte della Russia nell’arena politica internazionale. Penso che sentiremo nuovamente parlare di lui. Ma di Babakov parliamo piu avanti, dell’alto rappresentate nominato dal presidente Putin in persona per gestire le relazioni con le associazioni russe in giro per il mondo, eh gia!

Valerio Cignetti, la Fiamma Tricolore a scaldare Edina Rossiya (Russia Unita)

Valerio Cignetti Membro di Fiamma Tricolore e responsabile relazioni internazionali, Segretario del Unione dei Movimenti Nazionali in Europa, Segretario personale di Bela Kovacs. Bisogna aggiungere altro? Ovviamente anche Cignetti appare in questa lista, poiche anche lui ha partecipato al referendum in Crimea grazie allo European Observatory for Elections and Democracy, ah e anche lui e piemontese come Bertot qui sopra, che si sono incontrati in varie occasioni. Certo e interessante notare quanto spazio i mezzi stampa russi hanno fornito agli osservatori italiani. Chissa il perche. Ma i suoi rapporti con il Cremlino non sono di recente data, gia nel 2013 fu invitato ad una tavola rotonda organizzata dal parlamento russo con una delegazione UE, ovviamente scelta con le pinze, per sentire una spiegazione sulla legge Agenti Stranieri, contro le ONG e Associazioni e ovviamente questa legge viene ammirata e lodata dai delegati presenti, incluso Cignetti. Il L’Unione dei Movimenti Nazionali Europei, di cui e segretario generale Cignetti, conta tra i suoi membri piu o meno tutta l’estrema destra europea, Fiamma Tricolore, Jobbik dall’Ungheria, Ataka dalla Bulgaria, Fronte Nationale dalla Francia, Frei Partei dall’Austria e dall’Olanda di Wilders, e l’Unione delle Famiglie di Piskorsky, gia soprannominato. Fu proprio Piskorsky che verso la fine di Maidan propone l’espulsione del partito di estrema destra ucraino Svoboda dall’Unione, accusato di razzismo. Strano, proprio da Piskorsky praticamente nazista con forti legami con altri neonazi europei, Kovacs appoggia la mozione a causa di attacchi perpetrati da Svoboda contro la minoranza ungherese nei Carpazi (che non risulta) e il ponte viene tagliato, ora l’Unione dei Movimenti Nazionali orbita intorno al Prof. Aleksandr Dugin. Movimento che di recente ha attirato Maurizio Lupi che pare associato a questa bella combricola. Ovviamente avvicinando quella persona per bene che e Adinolfi, forse l’anello che congiunge Cignetti a Bertot. Ora il movimento riporta sul sito che “La nostra concezione e che l’Unione Europea e la CSI sono due meta della stessa Grande Europa da Vladivostok a Rejikiavik con il destino comune di creare un unico stato. Intanto mi interessa sapere del suo lavoro come Segretario di Kovacs, visto che quest’europarlamentare accusato di spionaggio presiede alle commissioni parlamentari europee sui rapporti con Russia, Uzbekistan e Kazakhstan, e almeno una volta al mese sta a Mosca, sembra che il suo partito, Jobbik, ha una sede proprio la. Il Parlamento europeo ha ammesso che questo individuo potrebbe avere accesso a documenti confidenziali e segreti dei lavori parlamentari ma tuttavia ancora non gli hanno rimosso l’immunita parlamentare quindi la magistratura ungherese non puo procedere con le investigazioni. Pare che Kovacs ha due stretti collaboratori, appunto Cignetti, e Viktoria Vinakhradava una misteriosa Bielorussa di cui non si trova alcuna informazione. Da quando sulla politica nazionale ha dovuto allontanarsi, vista la paura di Forza Italia di allearsi con la Fiamma per le simbologie estremiste, oltre ad uno scandalo nel 2005 su firme false che hanno portato Cignetti ad una condanna da parte della magistratura, ma senza sentenza, o almeno cosi sembra. Si ritrova lanciato nell’arena europea e ora dell’est. Cosa ha da dire il bravo fiammiferaio? Che in Crimea non ha visto truppe russe (forse tranne il volo militare che lo ha portato la? E nonostante l’ammissione del governo russo di aver dispiegato li le sue forze armate?) E dice di essere stato invitato dall’organizzazione degli osservatori della CSI. Due bufale a quanto pare.

Fabrizio Bertot - dal punto di vista moscovita

Fabrizio Bertot. Imprenditore e industriale della STAMET stampaggi metallici. Euro-deputato di Forza Italia, ed ex-sindaco di Rivarolo (il comune sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2009, ma non sono state trovate prove del suo coinvolgimento nella ndrangheta nonostante i voti ricevuti in scambio di appalti nel comune. Si candida alle ultime elezioni europee e trova un seggio a Bruxelles. Tutt’ora sembra che il Ministero degli Interni ha aperto un’inchiesta su da chi ha ricevuti i voti per entrare nel parlamento europeo, si sospetta di Ndrangheta ma per ora non ci sono le prove, e i due candidati prima di lui che hanno vinto lo scranno all’Europarlamento si sono dimessi. Il suo manifesto elettorale? Vota per la Famiglia. Manifesto identico a quello di Aleksey Komov, segretario generale dell’Unione Internazionale per la Famiglia che piu tardi approfondiremo. Basta leggere il suo profilo su Twitter per capire le sue posizioni personali sia pro-Putin che pro-Assad. Ad esempio vorrebbe vedere l’Europa bombardare l’Ucraina per le violazioni dei diritti umani la perpetrate dal governo di Kiev, testualmente “Il Kosovo lo abbiamo bombardato per molto meno:. e missioni personali presso il parlamento regionale di San Pietroburgo. Ma facciamo un passo indietro, Bertot appare sui media russi per la prima volta definito da loro come osservatore elettorale in Crimea da parte del Parlamento Europeo ed il PPE (Infatti Alisa Ruban dell’Alleanza Democratica Ucraina, tira le orecchie a Joseph Daul, segretario generale del PPE chiedendo spiegazioni sulla presenza di Bertot), il 23 Giugno rieccolo a Mosca ma non si sa il perche, poi lo ritroviamo invitato come osservatore delle elezioni regionali a San Pietroburgo a Settembre, vantandosi di aver tenuto una conferenza stampa co ITAR TASS e di essere stato invitato dal Comitato Elettorale di San Pietroburgo. che coincidenza c’era anche d’Amico quei giorni a San Pietroburgo. Poi lo ritroviamo osservatore nel Donbass durante le “presidenziali” di Novembre 2014. Ovviamente nel Parlamento Europeo e uno dei piu ferventi oppositori alle sanzioni alla Russia, manifestando il sacro diritto della Russia di difendere i propri interessi oltre i propri confini. Forse questo gli guadagna qualche intervista con Russia Today. Tuttavia le sue posizioni politiche non sembrano improvvisate ne opportunistiche, gia nel 2013 pubblica un libro “Unione Energetica Euroasiatica” Auspicando un’unione tra Russia e UE con un unico ente a gestire le risorse energetiche, la sua controparte russa e Ivan Grachev, e il titolo del libro riflette il nome di un gruppo di lavoro nella Duma in Russia nel comitato energia. In questo frangente Bertot ha un alleato, Bela Kovacs, insieme creano il gruppo europarlamentare UE-Russia-Energia. A, quasi mi dimenticavo di dire, Bela Kovacs e investigato in Ungheria ci sono sospetti in patria che lui sia una spia per conto dell’FSB. Torniamo ai suoi contatti con Ivan Grachev, quest’ultimo guida una delegazione del parlamento russo e d’imprenditori in Piemonte dove Bertot si offre generosamente di dargli una mano, forse in questa occasione si conoscono. Si parla si cambio di know-how, di contratti, di import-export, specialmente tecnologia ed energia, e incontri con tante imprese, tipo la IREN di Profumo e Novamont. Ma non risultanto contatti tra queste aziende e la STAMET. I suoi contatti con Mosca si moltiplicano “Mi vergogno dell’Europa e dell’Italia, mi offro di far parte di un gruppo di esperti nominati dalla Russia per fare ricerche e appurare la verita sul Genocidio nel Donbass”. Che animo nobile costui. Soprattutto molto attivo su tematiche che riguardano la Russia, e anche l’Ucraina, e lo vediamo anche in Moldavia, eh si! Il 2 Febbraio 2014 la Regione Autonoma Moldava –Gagauzia, ha tenuto un referendum per lasciare il Trattato di Associazione UE e aderire come regione all’Unione Doganale Russia, da tempo Gagauzia e Transdnistria hanno posizioni molto vicine. Secondo Bertot, ripete le stesse parole dette in Crimea, Donbass e San Pietroburgo, il voto si e svolto in piena democrazia e la Moldavia dovrebbe seguire la Gagauzia. Ma come ci arriva a queste elezioni come ossevatore? Molto semplice. In Crimea ad esempio, sembra che sia arrivato nella penisola del Mar Nero a bordo di un volo militare russo, tutto organizzato e coordinato dall’Eurasian Observatory for Democracy and Elections, un’organizzazione serissima con sedi a Mosca, Bruxelles e Parigi. Chi guida questa organizzazione? Un belga e un francese. Si ma chi? Luc Michel, e Jean-Pierre Vandersmissen, di preciso due personaggi di estrema destra, il primo fu segretario del collaborazionista belga durante l’occupazione nazista che mai in vita sua ritratto gli ideali deli nazismo, e questi due personaggi sono ferventi seguaci di Jean-Francoise Thiriart, e piu volte questo loro osservatorio si e dichiarato schierato a favore di Putin, e spesso monitorano le elezioni in Transdnistria, Abkhazia eccetera. Infatti dopo che Bertot ha lavorato con loro ha dichiarato la sua vivissima speranza di vedere in Italia elezioni come in Russia, non ne abbiamo dubbi! Ormai e inarrestabile e si alza lo scudo in difesa del canale ATV Odessa, chiuso dalla magistratura, offrendo un’intervista all’emittente televisiva, canale di proprieta del partito Rodina. Chi e Markov? Markov e sotto arresto al giorno d’oggi, perche? Perche fece sprofondare nel sangue manifestazioni e picchetti tenuti ad Odessa contro di lui prima dei tempi di Maidan, e sembra che ha molti contatti e rapporti con il partito russo simil-fascista Rodina. Tornato in ufficio a Bruxelles raccomanda al Parlamento Europeo di prendere atto di quanti sforzi la Russia sta facendo per assicurare la pace in Ucraina. Ma quanto e democratico quest’uomo e quali alti valori di liberta, infatti ha assidui contatti con Mateusz Piskorsky , un polacco che si fece un po di carcere per reati di neonazismo, partito polacco di Autodifesa, estrema destra, e negazionista, e Kovacs che, oltre ad essere accusato di essere una spia, e anche membro del partito nazista ungherese Jobbik. Ah e gira voce che ci sono anche svariati contatti con Adinolfi, auto-esiliatosi a Londra per sfuggire all’apologia di reato che si beccherebbe in Italia, visto che Bertot e uno dei pochi che partecipano alla presentazione del libro di Adinolfi a Bruxelles, addirittura presso il Parlamento. E oggi dove sta? Eccolo a Parma il 21 Novembre al convegno: “Gli effetti economici delle sanzioni alla Russia”, insieme a chi? A Luca Bertoni dell’associazione Lombardia-Russia, e moderato da Stefano Vernole del CESEM (Centro Studi Euroasiatici del Mediterraneo, che piu giu scopriremo)

Claudio d'Amico il Leghista dell'OSCE

Claudio d’Amico Lega Nord, responsabile rapporti con l’estero per conto del Carroccio. Ex OSCE, presunto ideatore di un Gruppo Parlamentare Italiano Amici del Parlamento Bielorusso, (anche se in Italia non ce n'e traccia cosi dichiara in un intervista ad un giornale Bielorusso - il BelPart) Claudio ha un passato come membro dell'Assemblea Parlamentare dell'OSCE, e fu molto critico alle mozioni presentate dall’OSCE sulla liberta di stampa in Italia e il monopolio berlusconiano, chiese le dimissioni di chi ha portato avanti questa inchiesta. Durante il suo soggiorno nell’OSCE si e anche piu volte espresso contrario all’idea di un’Europa Multi-etnica. Sembra che nella stessa conosce e trova molti punti in comune con Aleksey Pushkov, deputato russo e membro della Commissione Esteri della Duma, e parte della delegazione Russa all'Assemblea Parlamentare del paese. Sembra che proprio in materia di stampa D’Amico e Pushkov trovano molti punti in comune durante i gruppo di lavoro all’interno dell’Organizzazione, tuttavia sono solo supposizioni per ora. Tuttavia i risultati si vedono, perche, forse, fu proprio grazie all’amicizia con Pushkov che riesce ad ottenere piena visibilita sia sul Primo Canale (televisione di stato) e su Russia Today (anche organo d’informazione di stato in Russia) dove ha ampio spazio per mostrar loro la causa independista “padana”. Ultimamente sembra che la stampa russa preferisce intervistare esponenti della Lega e di Forza Italia, probabilmente per la loro forte opposizione alle sanzioni, al trattato di associazione UE-Ucraina (pur se Forza Italia e rimasta fedele alla linea del PPE nel Parlamento Europeo, votando a favore delle sanzioni e poi chiedendo scusa). D’Amico si e spesso espresso contro questa Europa, perfettamente in linea con la nuova linea della Lega, auspicando di trovare sempre piu alleati in Europa per fare un fronte unito nel Parlamento, come auspicato dal Capobanda Matteo Salvini. Intanto il buon D’Amico dovrebbe essere munito di un visto di entrata multipla in Russia, visto che si reca spesso li. Vola via Mosca quando viene invitato come Osservatore al famoso referendum anche di questo parliamo dopo, e nuovamente lo ritroviamo a Settembre a San Pietroburgo. Cosa ci fa li? Ci sono le elezioni per il governatore della regione di Leningrado, ma sembra che ha solo due incontri con esponenti del Partito Rodina. Ora, il Partito Rodina e considerato un partito clone di Russia Unita (Partito di Putin) ma collocato ancora piu a destra con posizioni nazionaliste e molto vicine agli estremismi, ad esempio a favore di una piu forte censura, della creazione di una legge di antipatriottismo e antislavismo contro i mezzi d’informazione. Ora che si dicono D’Amico e Petrov il candidato di Rodina? Sembra nulla, a parte che il Responsabile Esteri delle camicie verdi vuole augurarli buona fortuna, e s’incontra anche con il dirigente del partito Rodina Khabanov, e i due si dicono che servono piu contatti e coordinamento tra le forze conservatrici e nazionaliste in Europa e in Russia. Probabilmente per ringraziare della cortese visita Petrov chiede a D’Amico di aiutarlo ad organizzare il Forum Nazionale Russo, un congresso di nazionalisti che si terra a San Pietroburgo a Dicembre 2014, e qualcosa mi dice che se si terra la Lega sara presente. Che temi trattera? Il coordinamento tra nazionalisti, conservatori e tradizionalisti nell’Unione Europea e in Russia. Almeno cosi dice il sito del partito Rodina. Oggi e membro dell’Associazione Lombardia-Russia, di cui parleremo piu tardi. Dove si collocano le sue idee? Conservatore, religioso-cattolico, anti-aborto, anti-gay, anti-droghe, a favore dell’etica cristiana e della famiglia tradizionale, anti-Europa, e dai suoi interventi sembra apprezzare molto l’idea dell’Unione Euroasiatica, proprio le idee del Prof. Dugin, l’influente opinionista e consigliere del Cremlino che parla di sacro diritto all’impero euroasiatico.